A fine 2024 è stato approvato il ddl Concorrenza, contenente le nuove regole per la gestione dei buoni pasto che sono entrate in vigore il 1° settembre 2025.
Quali sono le novità? Cosa cambia per gli esercenti? Lo vediamo nei prossimi paragrafi.
Cosa dice la normativa
Nell’articolo 36 del ddl Concorrenza, il disegno di legge per il riordino e la competitività dei mercati, viene riportato che dal 1° settembre 2025 tutte le società che rilasciano buoni pasto non potranno applicare commissioni superiori al 5% del valore nominale del buono.
È una percentuale molto interessante per gli esercenti, considerando che fino ad oggi potevano imbattersi in commissioni che arrivavano anche al 20% del valore, limitando le loro possibilità di guadagno.
L’obiettivo della normativa è quello di ridurre i costi per le realtà ristorative, così da aumentare il numero di attività che accettano i buoni pasto come forma di pagamento.
Se ad oggi circa 170mila esercizi commerciali convenzionati tra bar, ristoranti e mense adottano il sistema dei “ticket restaurant”, è altrettanto vero che molte attività continuano a non aderire all’iniziativa, a causa, appunto, degli elevati costi di commissione da versare alle società che li emettono.
Ma da inizio mese tutti i nuovi contratti stipulati con le aziende che forniscono buoni pasto dovranno essere conformi al limite imposto del 5%.
I contratti già in essere avranno il tempo di adeguarsi fino a fine del 2025.
Pareri contrastanti sulla nuova gestione dei buoni pasto
Pareri positivi
In sede di discussione della normativa, il vicepresidente vicario di Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi), Aldo Mario Cursaro, si era dichiarato soddisfatto:
“La revisione del sistema delle commissioni sui buoni pasto è una necessità ormai inderogabile. Siamo dunque assolutamente favorevoli all’introduzione di un tetto massimo del 5%, come previsto dal ddl Concorrenza. Attualmente, gli esercenti arrivano a pagare commissioni che sfiorano il 20%, una soglia inaccettabile che mina la sostenibilità economica di moltissime attività”.
Anche per Giancarlo Banchieri, presidente di Fiepet Confesercenti, la sigla che rappresenta ristoratori, baristi e altri pubblici esercizi aderenti alla confederazione, la novità “per bar, ristoranti e pubblici esercizi è una vera boccata d’ossigeno, soprattutto in una fase in cui i margini continuano a ridursi. Secondo le nostre stime, grazie a questa misura gli imprenditori potranno risparmiare complessivamente fino a 400 milioni di euro l’anno”.
Ma non tutti condividono il loro entusiasmo.
Pareri opposti
Anseb (Associazione Italiana Società Esercenti Buoni Pasto) ritiene che: “l’imposizione di un tale tetto sia contraria ai principi di libera determinazione dei prezzi sanciti dal diritto italiano ed europeo”.
Secondo le parole dell’associazione, determinare per legge i limiti contrattuali “mina l’autonomia delle aziende private nel realizzare prezzi competitivi”, configurandosi come “un aggravio dei costi per le imprese che acquistano i buoni pasto per i propri dipendenti”.
Con un tetto alle commissioni del 5% le aziende clienti potrebbero riscontrare, sostiene Anseb, “maggiori costi almeno per un 6%, stimabili in 180 milioni annui”
Anche Coop, pur lodando la norma, aveva sollevato dubbi in merito ai tempi di entrata in vigore del provvedimento:
“È una riforma equilibrata che uniforma finalmente le commissioni del settore privato a quelle già richieste nel pubblico e consente di dare una nuova prospettiva a questo strumento di welfare a favore dei lavoratori. L’unico rammarico è l’eccessiva dilazione dei tempi di completa entrata a regime delle nuove regole per le imprese già convenzionate che mal si concilia con le istanze delle imprese distributive che abbiamo più volte rappresentato al governo”.
Come gestire al meglio i buoni pasto nel tuo ristorante
Permettere di utilizzare i buoni come forma di pagamento nel tuo locale è un sistema strategico per invogliare i dipendenti delle aziende a sceglierti per le loro pause pranzo. Avrai così la possibilità di farti conoscere da più potenziali clienti e far crescere il tuo business.
Se anche tu grazie all’abbattimento dei costi di commissione stai pensando di introdurre la possibilità di pagare tramite buoni pasto, o se aderisci già ai circuiti di ticket restaurant, hai mai pensato ad un sistema unico che ti permette di gestire in modo semplice questi servizi direttamente dal tuo punto cassa?
Software gestionali evoluti come EasyPOS® riconoscono automaticamente i buoni pasto come forma di pagamento, connettendosi in tempo reale per il loro incasso alle società che li hanno emessi.
Grazie a questo collegamento diretto con l’azienda emittente, il software verifica per te l’importo e la validità del buono in tempo reale, lo contabilizza e lo rende inutilizzabile per ulteriori acquisti.
Quali sono i vantaggi di utilizzare un software per la gestione dei buoni pasto?
- CANCELLA L’ERRORE UMANO: non sarà più l’utente in cassa a inserire manualmente il valore del buono, ma sarà il sistema gestionale che lo registrerà automaticamente, azzerando gli errori di battitura. In questo modo sarai sempre certo della correttezza dell’incassato
- ASSICURA LA VALIDITA’ DEL BUONO: sarà compito del gestionale riconoscere in tempo reale la validità del buono, rifiutando quelli falsi, rubati o scaduti.
- OTTIMIZZA I TEMPI DI GESTIONE: con l’integrazione diretta al sistema di cassa i tuoi operatori impiegheranno meno tempo nella gestione dei buoni pasto, così da potersi dedicare ad altre attività essenziali
Non solo buoni pasto
Per convincere le aziende a sceglierti per i pasti dei loro dipendenti, esistono soluzioni alternative all’utilizzo dei buoni pasto. Potresti per esempio scegliere di stipulare con ciascuna una convenzione a prezzo fisso, eliminando così la necessità di pagare commissioni a servizi esterni.
Di convenzioni aziendali e della loro gestione avevamo già parlato approfonditamente in un altro articolo dedicato. Grazie a questo sistema potrai:
- definire un prezzo fisso e il numero di portate incluse
- permettere la scelta di una o più pietanze in base alle categorie: una bibita, un primo e un dolce, oppure una bibita, un secondo ed un contorno
- impostare nel tuo sistema di cassa i limiti di consumazione per singolo dipendente o per azienda
Nel caso in cui un dipendente sforasse i limiti consentiti o acquistasse pietanze al di fuori della convenzione stipulata, sarà il software gestionale ad avvisarti e a calcolare l’eccedenza dovuta.
Potrai inoltre impostare regole diverse per ogni dipendente di una stessa azienda, secondo necessità.
Che tu decida di integrare i pagamenti tramite buoni pasto, di stipulare direttamente convenzioni con le aziende o che tu stia già utilizzando questi sistemi per incrementare il tuo business, semplificane la gestione grazie ad EasyPOS.
Chiedici di provare dal vivo queste e le sue molte altre funzionalità per semplificarti il lavoro quotidiano secondo le tue specifiche necessità.
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